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P I L L O L E A V V E L E N A T E S E N Z A E F F E T T I C O L L A T E R A L I

sabato, gennaio 21, 2006

Perche' nemmeno quest'anno l'Italia vincera' i Mondiali
Lippi è ottimista. Confortante. Dovrebbe esserlo persino se nutrisse dei dubbi: glielo impone il ruolo. Un generale deve rasserenare la truppa, non alimentarne i timori. Ma il sorteggio è stato pessimo. Non basterà qualificarsi, bisognerà vincere il girone per evitare il Brasile. Sarà durissima perché non abbiamo mai battuto i cechi da cui fummo fatti fuori nell’Europeo del 1996 (con Sacchi) e da cui siamo stati preceduti in Portogallo, quando l’arbitraggio di Collina li defraudò della finale. Gli azzurri dovranno versare fiumi di energia nelle prime tre gare: handicap pesante da sostenere nelle successive sfide ad eliminazione diretta. Fra le molte sciocchezze sentite sul sorteggio ce n’è una inaccettabile: «Nessuna differenza fra rivali forti o deboli, tanto si devono affrontare tutti». In campionato sì, in queste competizioni no. Anzi, sono proprio la diversa qualità degli impegni ed il risparmio energetico ad incidere sul cammino. Si dovrebbe trovare un sistema meno aleatorio del sorteggio per distribuire più equamente le difficoltà. La fortuna sarà anche cieca, ma ha favorito in modo indecente la Germania padrona di casa, trescato spudoratamente con la Francia, fatto doveroso atto d’omaggio al Brasile, strizzato l’occhio ad Inghilterra e Svezia, protetto Messico e Portogallo, messa sotto il suo mantello la Spagna.
Invece non aveva simpatia per Argentina, Italia e quelle scocciatrici di Olanda e Repubblica Ceca: si scannassero fra di loro. Se non si trattasse di sorteggio, con tanti campioni perbene a palpeggiare le palline, ci sarebbe da insospettirsi per l’assoluta somiglianza fra quanto riservato ai sudamericani e a noi. Debutto contro due africane: Costa d’Avorio e Ghana. Ottime squadre con grandi talenti (Drogba, Essien, Appiah, Muntari, Kuffour ecc.) e risorse atletiche strepitose. All’inizio di questi tornei sono difficili da domare. Nel ’90 il Camerun batté l’Argentina mondiale di Maradona, nel 2002 il Senegal piegò la Francia di Zidane. Poi calano per problemi di tenuta e concentrazione, ma sono un antipasto duro da digerire. Al secondo turno noi abbiamo gli Usa e loro la Serbia Montenegro. Gli americani sono alla quinta qualificazione consecutiva, in Oriente fecero meglio di noi uscendo solo nei quarti per 1-0 con una Germania agevolata dagli arbitri. Hanno vinto la Gold Cup ed il gruppo Centro-Nord davanti al Messico. I serbi sono finiti primi nel girone davanti alla Spagna, segnando 16 gol e prendendone uno. Solo il ranking Fifa (un’indecenza tecnica, una classifica incoerente e condizionata dalla Coca Cola) può collocarla al 47° posto. Infine Argentina ed Italia si giocheranno il primo posto con Olanda e Repubblica Ceca (avvantaggiate dall’aver affrontato le africane un po’ ammorbidite), piazzate meglio di loro in classifica: terza e seconda. Gli azzurri non hanno mai battuto questi avversari (un pari e due sconfitte, 3 gol fatti e 5 subiti). Massimo equilibrio anche con la vecchia Cecoslovacchia: 9 vittorie, 9 pareggi, 8 sconfitte, 39 gol fatti e 38 presi. Unica consolazione: l’Olanda ha preceduto i cechi nettamente nella fase eliminatoria e noi ci siamo comportati molto bene contro la squadra di Van Basten, seppur impoverita da molte assenze.
Le cifre del ranking (pur in gran parte inattendibile) indicano il nostro come il girone più duro. Perché l’Italia (numero 12) pur essendo testa di serie ha due rivali meglio piazzate: Repubblica Ceca (2) ed Usa (8). Aggiungendovi il Ghana (pur sottovalutato, 50) il valore totale (60) dei rivali è il più basso. L’Argentina (4) assomma 91 punti, ma Serbia e Costa d’Avorio valgono più dei posti assegnatigli. Idem per il Messico (7) che contenderà il primo posto al Portogallo; Iran ed Angola però le faranno correre. Per la Germania (16) strada spianata, nonostante il punteggio dei rivali (81) fra cui la Polonia farà da damigella. Pur con tutto il rispetto per la Croazia (Giappone ed Australia sono inferiori) il Brasile (1) risparmierà forze. Le rivali toccano quota 84. Ancora più deboli quelle dell’Inghilterra (9) nonostante la presenza della Svezia (in tutto 95). Quota 100 per le rivali della Spagna (6): ma Ucraina, Tunisia e Arabia Saudita sono impegnative. Quota 121 per le rivali della Francia (5), la meglio trattata. Platini conta o ha tanta fortuna? Dovessimo vincere il girone e battere eventualmente la Croazia, potremmo trovarci nei quarti con i cugini. Loro sarebbero molto più riposati.

1 Comments:

  • At sabato, maggio 06, 2006 3:28:00 PM, Anonymous Anonimo said…

    E invece l'Italia vincerà i mondiali...eccome! Se ti interessa spiego tutto nel mio blog!! Dimmi cosa ne pensi (se ne hai voglia!).

    Ciao e grazie per l'attenzione!

    Marco

     

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